Velggio, Borghetto sul Mincio, Mantova e dintorni

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Schumarco
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Velggio, Borghetto sul Mincio, Mantova e dintorni

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Allacciate il casco e montate in sella: non vi resta che sfrecciare verso Mantova, alla volta di un imperdibile itinerario: viaggiare su due ruote vi permetterà di godere appieno dei paesaggi della Pianura Padana, costellata da boschi di pioppi e zone lacustri, città e piccoli borghi”.
Così iniziava la descrizione di un itinerario motociclistico che abbiamo deciso di prendere come spunto, per la nostra prima esperienza a bodo del nostro XADV touring edition.

Partenza alle 8.30 entrata in autostrada a Busto Arsizio (VA). A Milano fino ad Agrate - Trezzo già code a tratti. Sosta all’area di servizio Brembo Sud; tutto bene: la figlia che mi accompagna, a parte le gambe ed il sedere indolenziti e nonostante il tratto tutto autostradale, dice che è piacevole stare in sella all’Xadv, così come lo è stato per me guidarlo.
A Brescia nuovamente code a tratti, più intensi. Uscita Peschiera: colonna lunghissima, vista la presenza di Gardaland ed il lago di Garda: fortunatamente con l’Xadv siamo riusciti a zizzagare tra le auto ed avvicinarci relativamente in fretta al casello.
Superiamo le diramazioni per le diverse direzioni ed imbocchiamo la SR 249 alla nostra destra vediamo il Mincio, appena nato dal lago di Garda. Dopo due ore esatte di viaggio assolato, scorgiamo sulla nostra destra un parcheggio all’ombra sulle rive del Mincio e ne approfittiamo per una sosta e due passi lungo l’argine del Mincio ove c’è una larga pista ciclopedonale: due cigni si avvicinano speranzosi per uno spuntino: invano.

Risaliamo in sella e, sempre costeggiando il Mincio, immersi nel verde, arriviamo a Valeggio sul Mincio. Descritta come una cittadina veneta, attraversata dal fiume Mincio e dal canale Virgilio. La caratteristica principale è quella di essere formata da due borghi riuniti nello stesso comune: Borghetto e Valeggio, entrambi di origine longobarda, anche se le costruzioni più importanti risalgono al periodo medioevale quando la zona era al centro di scontri e tentativi di espansione da parte dei signori locali e della Repubblica di Venezia
Sabato è giorno di mercato ….. e le strade del centro (per raggiungere il castello che avevamo visto avvicinandoci al borgo) sono chiuse. Parcheggiamo e, dopo aver attraversato il mercato, troviamo l’Ufficio turistico dove chiediamo informazioni per visitare il Castello Scaligero: costruzione realizzata a partire dal X secolo dagli scaligeri della vicina Verona e durante i secoli è stato sottoposto a numerosi rifacimenti, mantenendo le caratteristiche dei castelli medioevali, anche se molte parti sono cadute in rovina. Si trova sulla sommità di una collina che domina tutta la valle del Mincio. La parte della Rocca è stata restaurata ed è visitabile, ed è possibile salire anche sulle sue torri, tra le quali spicca la caratteristica “torre tonda”, costruita con impianto a ferro di cavallo e ornata da merli guelfi.
Dalla rocca, è anche possibile raggiungere a piedi Borghetto, situato proprio sotto.
Mentre ci incamminiamo per la salita che porta al castello, incontriamo un abitante di Valeggio che ci suggerisce la possibilità di arrivare con la moto in prossimità della Rocca, evitando così la salita a piedi: seguiamo il consiglio e, grazie ad una stradina acciottolata in salita, che l’Xadv percorre come fosse strada asfaltata, arriviamo all’ingresso della Rocca. Entriamo tra le rovine di quel che resta del castello e saliamo fin in cima alla torre da cui si può vedere il panorama della …. pianura ed il Ponte Visconteo: che viene descritto come una diga fortificata, realizzata per difendere la città di Verona e costruita alla fine del 1300 da Gian Galeazzo Visconti. L’opera è di grande interesse ingegneristico, in quanto costruita sul fiume Mincio e su altri 4 canali che attraversano la zona e, tenendo conto del periodo storico nel quale è stata realizzata, si tratta di un progetto di estrema complessità. L’opera è composta da tre grandi torri in muratura con imponenti mura che le attraversano, ma, purtroppo, nel corso dei decenni, le condizioni delle mura sono andate peggiorando
Scendiamo dalla Rocca e, percorriamo un piccolo tratto di strada tra i muraglioni del Ponte visconteo dal quale si può vedere Borghetto sul Mincio e le case costruite a bordo del fiume.
Facciamo inversione ed arriviamo a Borghetto sul Mincio: un paesino fatti di piccole stradine (quando siamo arrivati era tutta zona pedonale) con le case che si affacciano direttamente sul Mincio e con annessi tanti suggestivi mulini ad acqua ormai in disuso, ma ben conservati. Ne abbiamo visto uno rimesso in funzione (come attrattiva turistica). Ci son tantissimi ristorantini tipici, con tavoli all’aperto, molti dei quali proprio a bordo Mincio. Borghetto è inserito nella lista dei borghi più belli di Italia.
Dopo aver dato un occhio a qualche ristorantino, e girato tra le viuzze del borgo, decidiamo di proseguire in direzione Mantova, nella speranza di incontrare, sulla strada, qualche osteria/trattoria/locanda tipica e meno turistica dei ristoranti di Borghetto.
Riprendiamo la strada, seguendo le indicazioni per Mantova che raggiungiamo. Alle porte di Mantova mentre faccio rifornimento, Chiara cerca una trattoria tipica nelle vicinanze, non avendone scorte lungo la strada principale (forse abbiamo tragitto, seguendo un’arteria principale): impostiamo il navigatore e dopo aver attraverso il ponte sul c.d. lago superiore, costeggiamo il Mincio ed arriviamo sotto i muri del Palazzo ducale di fronte al lago inferiore. Attraversiamo a piedi il centro storico di Mantova e la piazza delle erbe con i suoi caratteristici portici e giungiamo all’Osteria del Campione per il nostro pranzo. Alle pareti del locale vi è appesa, incorniciata e protetta la maglietta autografata di Buffon, quando era portiere del Parma.
Ripercorriamo il centro storico di Mantova sotto i portici e, colpevolmente, non ascolto le richieste di Chiara di vedere i negozi …., desideroso di vedere i monumenti della città. A causa del caldo (ed anche un po’ per la stanchezza), però, ci limitiamo a visitare la caratteristica chiesa della Rotonda di San Lorenzo è la chiesa più antica della città. Costruita nel 1082 La pianta circolare, con un matroneo al livello superiore.
All’uscita ammiriamo la torre dell'Orologio astrologico/astronomico, della fine del '400 uno dei primi a funzionamento meccanico. L'orologio muove le ore, le fasi lunari, l'equatore celeste, i pianeti, i segni zodiacali. Molto popolare, dicono che determinasse quando seminare i prodotti della terra, quando imbottigliare il vino, quando partir per viaggi, quando maritarsi...
A fianco, il maestoso Palazzo della Ragione che costeggiamo, per poi, tra una viuzza e l’altra, arrivare alle mura di Palazzo Ducale, che costeggiamo per recuperare l’XADV.
La passeggiata nel centro di Mantova, con il caldo ed il sole (33°), ci fanno decidere per una sosta, appena fuori Mantova, a Grazie di Curtatone con il Santuario di Maria delle Grazie che raggiungiamo alle 15.30. Dietro il Santuario, infatti, ci sono i Barcaioli del Mincio con i quali è possibile fare un giro in barca lungo le anse del fiume e i suoi laghi, per vedere ninfee e fiori di loto che fioriscono in estate. Purtroppo, quando siamo arrivati al piccolo porticciolo, la barca per il primo giro pomeridiano era appena partita e l’altra sarebbe partita alle 17.30: troppo tardi per noi. Nulla di male: ci rilassiamo all’ombra su una panchina.

Per tornare alla moto, visitiamo il particolare Santuario di Maria delle Grazie. Alle pareti laterali, infatti, vi è un’impalcata per parte, con numerose statue votive con la relativa didascalia che spiega la “grazia” ricevuta”. All’esterno, davanti al Santuario vi una grande piazza-sagrato, dove i Madonnari possono raffigurare la Madonna: al 15 di agosto vi è proprio il ritrovo dei Madonnari che trasformano la piazza in un vero e proprio tappeto di quadri.
Prima di raggiungere la moto, ci fermiamo in un negozio per un bottiglia di acqua fresca e scopriamo che il gestore è un pittore che, vista la curiosità di Chiara, ci spiega alcuni dei suoi quadri, caratterizzati dalla presenza della scacchiera che rappresenta la vita e di occhi simbolo delle esperienze e delle persone che si incontrano.
Ripartiamo e raggiungiamo Commessaggio: un piccolo borgo che ha mantenuto il suo disegno medioevale, con il suo possente Torrazzo, e noto ai motociclisti per il suo caratteristico ponte di barche sul canale Navarolo.

Vista l’ora (sono le 17.30), il caldo ed i kilometri già percorsi (260), abbandoniamo l’idea di raggiungere Sabbioneta, per andare all’Osteria di Cimbriolo per la cena e pernottamento.
Il percorso è immerso nei campi coltivati a cereali, meloni, zucchine ed altri coltivazioni e la strada è una vera e propria striscia di asfalto costeggiata su entrambi i lati da canali in cui scorre l’acqua per irrigare le coltivazioni: Un getto di queste irrigazioni, sconfinava lunga la strada e, non potendolo evitare, ci ha sorpreso, con una piacevole rinfrescata …..
Davvero, come avevamo letto, siamo immersi nella natura, nel verde, nell’oro delle spighe del grano, in un paesaggio con strade che seguono gli appezzamenti di terreno, davvero gradevoli da percorrere in moto.

Alle 18.00 circa, arriviamo a destinazione e, nel giardino interno dell’Osteria troviamo una piscina: giustamente Chiara mi rimprovera il fatto che non può fare il bagno, in quanto non le ho consentito di visitare i negozi del centro di Mantova …. .
Appena arrivati in camera, dopo una salutare doccia rinfrescante, ci rilassiamo su un morbido letto, in attesa della cena.
Alla sera, controllo l’Xadv, che si è comportato benissimo ed ha offerto piacevole sensazioni nel guidarlo, lungo tutti i 282 Km percorsi: giusto qualche piccole difficoltà nelle manovre da fermo, con lievi pendenze, per il peso.
Il giorno dopo, facciamo visita ad un cugino a Piubega (vero motivo del nostro viaggio), percorrendo sempre strade immerse nella natura e negli appezzamenti coltivati.
Alla fine, al ritorno a casa il giorno dopo, i chilometri totali percorsi risultano essere 497, con un consumo medio di 26,5 Km/l: non male come prima esperienza.


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vannomas
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Re: Velggio, Borghetto sul Mincio, Mantova e dintorni

Messaggio da vannomas »

bravo marco, scrivi bene e ... volentieri _appl

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Re: Velggio, Borghetto sul Mincio, Mantova e dintorni

Messaggio da renegadewlf46 »

👏👏👏👏👏

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Re: Velggio, Borghetto sul Mincio, Mantova e dintorni

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